mercoledì 21 agosto 2013

La grande bellezza

Credo ci sia una bellezza facile ed una difficile.
Quel che complica le cose è usare lo stesso nome per così differenti emanazioni.
La bellezza facile è spesso immediata, leggera e notabile. La stessa cosa vale per quella difficile, solo che contiene un inespresso speciale, curioso. A volte doloroso, a volte no. In genere nascosto volutamente, altre volte dimenticato tra le pieghe di un velo di seta, che copre al solo scopo di scoprire lentamente ed inesorabilmente intimità.

Posso dire d'aver fiuto e molta confusione. Ma il profumo della bellezza difficile sfiora la pelle come un bacio inaspettato ed ha quella fragranza indescrivibile di mamma, quando la cerchi, la presa sicura delle mani grandi da papà che scaldano e un po' spingono, il sorriso ingegnoso della creatività che ti si è fatta sorella, le voci amiche che da lontano ti sono vicine più del tuo stesso sangue.
E quel particolare sapore che ha l'aria sul viso quando le corri incontro o l'acqua quando hai molta sete; il buon vino nelle serate d'ebbrezza, la consistenza di un lenzuolo che testimonia amore e la pace delle palpebre che si chiudono senza controllo dopo i viaggi: una passeggiata in montagna, una giornata abbracciata al mare o col lavoro antico della terra tra le mani, la fatica lavata via dalla doccia e dalla sensazione che la bellezza difficile non può essere comprata, ma solo gustata.